Pubblicazione: 10/04/2018 Ultimo aggiornamento: 2018-04-10 17:18:36

Nelle giornate del 13 ed 14 Aprile si terrà il congresso della sezione Calabrese della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI)


Nelle giornate del 13 ed 14 Aprile p.v. presso l’aula Magna B del Campus Universitario di Germaneto, si terrà il congresso della sezione Calabrese della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) di cui è responsabile scientifico la Prof.ssa Angela Sciacqua, Professore Associato di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DSMC), presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e Presidente della SIMI Calabria. Sarà un momento di grande confronto e arricchimento culturale che interesserà le variegate realtà cliniche che caratterizzano la Medicina Interna Calabrese e che vedrà coinvolti relatori di elevato spessore scientifico e culturale. Vi saranno, infatti, dagli internisti ospedalieri con la loro profonda esperienza clinica, a docenti universitari di chiara fama internazionale, in quella perfetta integrazione tra territorio e Università che caratterizza la SIMI. La Calabria ha, inoltre, la fortuna di avere tra i suoi docenti di Medicina Interna, il Presidente Nazionale della SIMI, Professore Francesco Perticone, Ordinario di Medicina Interna presso l’Ateneo di Catanzaro.

Dobbiamo partire dalla consapevolezza che la progressiva ultra specializzazione della conoscenza medica e la parcellizzazione del paziente, non solo sul piano sanitario ma soprattutto umano e spirituale, ha consentito, paradossalmente, alla Medicina Interna di svolgere un ruolo sempre più cruciale. Essa si caratterizza per essere la “medicina della complessità” ovvero di racchiudere le conoscenze sulle patologie di organi ed apparati, che interagiscono fra loro andando ad alterare direttamente la fisiologia dell’organismo.

Il medico internista ogni giorno affronta sfide difficili, da una parte ottimizzare le risorse sanitarie e dall’altra prestare la migliore assistenza a malati complessi, sempre nella visione olistica che appartiene alla medicina interna.

L’internista, pertanto, deve dotarsi di grande sapienza e conoscenza, ma soprattutto di tanta pazienza, da qui la scelta dell’albero di gelso come simbolo del congresso di quest’anno. Pazienza nell’ascoltare il malato, nella raccolta delle informazioni anamnestiche e nella ricerca dei sintomi e dei segni clinici che indirizzano alla corretta diagnosi.

Tra le condizioni croniche complesse che l’internista deve affrontare ogni giorno nei propri reparti ritroviamo sicuramente le patologie cardiovascolari e metaboliche, quelle respiratorie ed infettive ed in tale contesto l’internista deve prefissarsi, oltre che gli obiettivi di cura, anche quelli di una efficace prevenzione primaria e secondaria.

Questi ed altri i temi che saranno affrontati nel congresso della sezione Calabrese della Società Italiana di Medicina interna che quest’anno ha la fortuna di vedere tra i suoi relatori il Magnifico Rettore UMG Prof. Giovambattista De Sarro che tratterà nella sua Lettura il tema spinoso delle interazioni farmacologiche nel paziente internistico, ed il Prof. Giorgio Fuiano, Direttore del DSMC, che affronterà la complessità del paziente con insufficienza renale cronica.

L’evento, che prevede un’iscrizione gratuita, è stato accreditato sia per le differenti figure mediche che per la figura infermieristica in un perfetto gioco di squadra il cui fine principale deve essere il bene del malato. Da quanto detto, vi sono tutte le premesse per un importante momento di dibattito culturale.

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Pubblicato in data: 10/04/2018

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