Premio per le malattie infettive emergenti della Fondazione Enrico Mattei all’Università Magna Graecia di Catanzaro Prestigioso riconoscimento per lo studio della dott.ssa Anna Caterina Procopio, afferente al gruppo della prof.ssa Roncada
L'Università Magna Graecia di Catanzaro celebra un altro importante successo scientifico. La dott.ssa Anna Caterina Procopio, assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze della Salute, è stata insignita del prestigioso premio della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) per uno studio sulle malattie infettive emergenti. Il premio, conferito a Roma in occasione del quarto Convegno annuale del Comitato Salute FEEM, ha riconosciuto l'eccellenza del lavoro sulle zoonosi svolto dalla ricercatrice dell’Umg, nell'ambito dell’Area B del Concorso per la tutela della Salute FEEM dedicata a "malattie infettive, malattie emergenti ed emergenze sanitarie". Il progetto a cura della dott.ssa Procopio, afferente al gruppo di ricerca della prof.ssa dell’Università Magna Graecia Paola Roncada, si concentra sullo studio dell'interferenza dei cambiamenti climatici in relazione all'emergenza di malattie trasmesse da vettori. La ricerca dell’Umg sfrutta l'avanguardia della bioinformatica per lo sviluppo di vaccini multi-epitopici contro la malattia Dengue, trasmessa dalla zanzara Aedes albopictus, un vettore che si è diffuso significativamente anche alle nostre latitudini, rendendo lo studio di cruciale importanza per la salute pubblica. La Dengue si inquadra perfettamente nel contesto del "One Health", un approccio multidisciplinare che riguarda l'interconnessione tra la salute umana, quella animale e quella dell'ambiente.
Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore dell’Università Magna Graecia, prof. Giovanni Cuda, e dalla professoressa Paola Roncada per questo prestigioso riconoscimento ottenuto dalla dott.ssa Procopio che sottolinea l’importanza degli studi dei ricercatori dell'UMG nella lotta alle emergenze sanitarie e gli sforzi pluriennali del Dipartimento di Scienza della Salute dell’ateneo di Catanzaro nell'applicazione di metodi bioinformatici in relazione alle malattie infettive emergenti.
L’approccio One Health, ambito rispetto al quale l’Università Magna Graecia si impegna quotidianamente con progetti di ricerca all’avanguardia, pone l’attenzione sulla necessità di sviluppare studi multisettoriali e transdisciplinari, a livello territoriale, nazionale e globale, al fine di raggiungere risultati ottimali di salute, riconoscendo il legame indissolubile tra la salute delle persone, degli animali e la salute del nostro ecosistema.
La prossima settimana in Cina, nella città di Canton, nell’ambito dell’evento internazionale “Proteomic navigator of human body”, organizzato dal Consorzio PI-HUB del quale fa parte l’UMG, la professoressa Roncada - in qualità di componente del comitato scientifico - interverrà con un focus su questi temi e su ulteriori studi in corso.