Pubblicazione:
25/06/2019
Ultimo aggiornamento: 2019-06-25 12:34:01
Tenth International Workshop on Applied Economics of Education
Si è conclusa la prima giornata della decima edizione dell'International Workshop on Applied Economics of Education che prevede la presentazione su due giorni di 57 studi originali e innovativi nel campo dell'economia dell'istruzione.
I circa 60 partecipanti provenienti da alcune delle migliori università europee e del mondo sono stati accolti dal discorso di benvenuto del Magnifico Rettore Giovanbattista De Sarro dell’Università Magna Graecia che ha stressato l’importanza di queste tematiche di studio per la ricerca e per lo sviluppo dell’Università. Successivamente, il Prof Donato, Presidente della Fondazione Magna Graecia, ha portato i saluti del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia.
La conferenza è organizzata, fin dal 2010, dal Prof. Giuseppe Migali dell’Università Magna Graecia in collaborazione con la Lancaster University (Gran Bretagna) e recentemente in partenariato con la Norwegian University of Science and Technology.
Si tratta della decima edizione di una conferenza che negli anni si è affermata come la più importante in Europa nel settore dell’economia dell’istruzione. In questi dieci anni, sono pervenuti 1361 studi e di questi ne sono stati selezionati e presentati 561.
Fin dal 2010 hanno partecipato accademici e studiosi dalle più prestigiose università del mondo. Quest’anno sono prevenuti circa 150 articoli originali e il comitato scientifico, composto da illustri economisti, ne ha selezionati circa 57.
La prima giornata si è svolta con 2 sessioni parallele nelle quali sono stati presentati lavori sulla relazione tra salute ed istruzione, crimine ed istruzione, l’effetto della performance dei compagni di classe sulla propria performance, l’effetto delle migrazioni sui risultati scolastici, l’effetto dell’istruzione sui risultati nel mercato del lavoro e l’effetto della religione sull’istruzione.
La lezione magistrale della Professoressa Petra Todd dell’University of Pennsylvania (USA) ha discusso la relazione tra personalità degli studenti, istruzione e probabilità di trovare un’occupazione intellettuale o manuale. Lo studio presentato mostra come alcuni tratti della personalità siano delle forti determinanti dei risultati in termini di anni di istruzione ottenuti e anche in termini di salari e probabilità di occupazione. In particolare, gli studenti che ottengono risultati elevati nei test sulla personalità ottengono migliori risultati educativi e occupazionali. Inoltre, lo studio ha analizzato l’effetto delle politiche di riduzione della tassazione universitaria e dell’innalzamento dell’obbligo scolastico dimostrando che queste politiche hanno forti effetti anche sugli studenti che ottengono risultati negativi nei test sulla personalità.
Nella prima sessione parallela Hans Sievertsen dell’Università di Bristol ha mostrata che un’eccessiva prescrizione di antibiotici ai bambini con lievi malattie può avere effetti negativi sullo sviluppo delle loro abilità cognitive. Emma Duchini dell’Università di Warwick ha presentato un lavoro sull’autonomia scolastica e la criminalità giovanile mostrando che nelle aree in cui le scuole hanno ottenuto una maggiore autonomia si sono registrati meno casi di criminalità e furti.
Shqiponja Telhaj dell’Università del Sussex ha mostrato uno studio sull’effetto della secolarizzazione forzata sulla scolarizzazione femminile mostrando come l’abolizione “per legge” delle pratiche religiose nell’Albania degli anni 60 abbia portato ad una maggiore scolarizzazione delle donne.
La giornata si è conclusa con la seconda lezione magistrale tenuta dal professor Scott Carrell dell’University of California Davis, che ha illustrato uno studio sperimentale che mostra come una maggiore attenzione e supporto da parte dei professori migliora le performance degli studenti.
Il programma completo è disponibile sul sito del convegno all’indirizzo www.iwaee.org.
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