Da qualche mese la nota casa editrice Elsevier ha lanciato un esperimento editoriale innovativo, che focalizza sull’utilizzo di metodi di Intelligenza Artificiale in vari campi delle Scienze della Vita. La rivista peer-reviewed “Artificial Intelligence in the Life Sciences” (AILSCI) si candida come un forum innovativo in un settore emergente, che promette grande espansione ed un notevole impatto. Parallelamente nell’UMG, nell’ambito delle ricerche del Dottorato in Scienze della Vita, è emersa l’opportunità di applicare tali metodi per sviluppare “indicatori caldi”, utili a valutare la qualità di pubblicazioni scientifiche accanto a quelli “freddi” molto diffusi, come l’impact factor, le citazioni e l’indice di Hirsch. Su questi ultimi spesso si basano valutazioni critiche, forse troppo approssimate, comunemente utilizzate in ASN, VQR, nell’analisi della produzione scientifica di selezioni locali e in quella di proposte di progetti scientifici su base competitiva, giusto per citarne alcune. Pertanto, nel ciclo XXXVI, uno dei progetti finanziati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), dal titolo “Text Surfing in Life Science”, ha ottenuto una borsa dottorale assegnata alla dott.ssa Giulia Panzarella che ha iniziato il suo percorso formativo a gennaio del 2021. Dopo un periodo inziale di collaborazione ancora in corso con la nota azienda editoriale calabrese Rubbettino di Soveria Mannelli, nel 2022 la dottoranda ha vinto una prestigiosa borsa DAAD di mobilità italo-tedesca, che le sta consentendo di approfondire il suddetto progetto presso l’Università di Bonn nell’autorevole gruppo di ricerca del Prof. Jürgen Bajorath. Un importante risultato scientifico, ottenuto dalla dottoranda a fine gennaio 2023, è la pubblicazione di un primo position paper proprio sulla suddetta nuova rivista di Elsevier dal titolo “Using Ontologies for Life Science text-based resource organization” (https://doi.org/10.1016/j.ailsci.2023.100059) che raccoglie i principali tools disponibili per svolgere l’ambizioso progetto di ricerca.

Dove avrà applicazione il progetto dopo questo primo passo? Sicuramente ci sono settori nei quali urge l’adozione di un vero approccio scientifico di valutazione. Tra i casi più significativi va menzionato quello della Nutraceutica, disciplina che nasce dalla crasi tra i termini Nutrizione e Farmaceutica. Essa si occupa di composti bioattivi di origine naturale presenti in alimenti funzionali in grado di esercitare effetti benefici per l’uomo e l’animale agendo quasi come farmaci. È evidente che le competenze maggiori sulla conoscenza intima delle molecole bioattive che hanno azione nutraceutica coinvolgono principalmente la Chimica degli Alimenti e la Chimica Farmaceutica. La forte interdisciplinarità dell’argomento attrae inevitabilmente l’attenzione di ricercatori che operano in campi limitrofi, dall’ambito medico a quello biologico ed agronomico. E fin qui nulla di strano. Ma siamo sicuri che i risultati scientifici condotti e pubblicati in questo campo siano tutti di qualità? È possibile sviluppare strumenti robusti per analizzarli e distinguerli non solo sulla base di freddi indicatori bibliometrici?  A questi ed altri interrogativi è chiamato a rispondere il suddetto progetto dottorale che ha proiettato il tema all’attenzione della comunità scientifica internazionale. Commenta a tale proposito il Prof. Stefano Alcaro, coordinatore del dottorato in Scienze della Vita e tutor della Dott.ssa Panzarella: “La pubblicazione su AILSCI attesta l’inizio di una nuova avventura scientifica, che assomiglia tanto ad un’altra iniziata nel 1997, quando ancora UMG e CCLab non esistevano. Spero sia la prima di una nuova serie che auguro dia altrettante soddisfazioni a tutti i partner coinvolti nel progetto e possa proiettare l’UMG in un altro settore strategico nelle Scienze della Vita.”