Giornata per l’igiene delle mani
L’Italia si colloca agli ultimi posti in classifica per incidenza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA). Le cause sono molteplici: anni di silenzio sul tema delle ICA, consumi di antibiotici tra i più elevati in Europa, insufficiente adesione del personale alle buone pratiche per il controllo delle infezioni, in particolare l’igiene delle mani. È scientificamente riconosciuto come quest’ultima riduca la trasmissione dei microrganismi patogeni tra operatore e paziente e viceversa. L’importanza del suo ruolo è stata più volte sottolineata da numerose organizzazioni nazionali e internazionali inclusa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Alla luce delle evidenze scientifiche, l’OMS ne ha promosso la sensibilizzazione, lanciando nel 2005 la campagna “Clean Care is Safer Care” e promuovendo la Giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra il 5 maggio per ricordare l’importanza di questo gesto essenziale per la prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura.
È evidente come circa il 30-50% delle infezioni sia prevenibile attraverso buone pratiche preventive, efficaci anche per la prevenzione della diffusione del fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, il cui impatto sulla società è paragonabile a quello di influenza, tubercolosi e HIV/AIDS insieme. Il successo di queste strategie di contrasto del rischio infettivo dipende dalla capacità dei sistemi sanitari di creare reti tra professionisti e senso di comunità. Celebrare la giornata dell’igiene delle mani ha l’obiettivo di riconoscere l’importanza dei ruoli multiprofessionali, delle équipe e delle reti efficaci necessarie ad implementare le politiche volte a migliorare la sicurezza delle cure erogate ai pazienti.