Pubblicazione:
13/06/2025
|
Scadenza:
Ultimo aggiornamento: 2025-06-13 09:32:39
Tecnologie, investigazioni e implicazioni giuridiche: all’UMG un laboratorio formativo ed esperienziale per l’analisi della scena del crimine
L'avanzamento esponenziale delle tecnologie digitali sta ridefinendo il panorama delle investigazioni criminali. Dalla raccolta di prove alla sorveglianza, le forze dell'ordine e gli investigatori si trovano a navigare in un ecosistema in continua evoluzione, dove l'efficacia delle indagini dipende sempre più dall’utilizzo di nuove tecnologie all’avanguardia.
Su questi aspetti e su tanti altri di estrema attualità, si è tenuto in seminario su “Tecnologie, investigazioni ed implicazioni giuridiche” organizzato dalla prof.ssa Melania Ranieli, presidente del Corso di Laurea in Scienze delle Investigazioni dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sulla base di una richiesta pervenuta da parte degli studenti rappresentanti del corso.
L’iniziativa di formazione, svoltasi nel Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Umg, è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Polizia, la Polizia Scientifica regionale e la Terza Missione. Durante l’evento, aperto dalla direttrice del DiGES prof.ssa Aquila Villella, focus sull’utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) e del machine learning che promettono di aumentare l'efficienza investigativa, sulle scene del crimine nel cyberspazio, sulle prove scientifiche e sull’analisi della scena del crimine.
Per l’occasione e per far comprendere agli studenti l’importanza dei rilievi scientifici, è stata realizzata un’attività esperienziale ricostruendo una scena del crimine all’Università Magna Graecia. Guidati dagli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Reggio Calabria e dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Catanzaro, gli studenti dell’ateneo di Catanzaro si sono messi alla ricerca di tracce, sperimentando l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia per le investigazioni.
Il seminario ha avuto l’obiettivo di promuovere la formazione in relazione alle nuove tecniche investigative e sull'innovazione tecnologica, da conoscere e gestire in quanto preziosa alleata della giustizia.
Su questi aspetti e su tanti altri di estrema attualità, si è tenuto in seminario su “Tecnologie, investigazioni ed implicazioni giuridiche” organizzato dalla prof.ssa Melania Ranieli, presidente del Corso di Laurea in Scienze delle Investigazioni dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sulla base di una richiesta pervenuta da parte degli studenti rappresentanti del corso.
L’iniziativa di formazione, svoltasi nel Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Umg, è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Polizia, la Polizia Scientifica regionale e la Terza Missione. Durante l’evento, aperto dalla direttrice del DiGES prof.ssa Aquila Villella, focus sull’utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) e del machine learning che promettono di aumentare l'efficienza investigativa, sulle scene del crimine nel cyberspazio, sulle prove scientifiche e sull’analisi della scena del crimine.
Per l’occasione e per far comprendere agli studenti l’importanza dei rilievi scientifici, è stata realizzata un’attività esperienziale ricostruendo una scena del crimine all’Università Magna Graecia. Guidati dagli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Reggio Calabria e dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Catanzaro, gli studenti dell’ateneo di Catanzaro si sono messi alla ricerca di tracce, sperimentando l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia per le investigazioni.
Il seminario ha avuto l’obiettivo di promuovere la formazione in relazione alle nuove tecniche investigative e sull'innovazione tecnologica, da conoscere e gestire in quanto preziosa alleata della giustizia.
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