Conferita la Laurea “Honoris Causa” in Giurisprudenza a Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone
Laurea “Honoris Causa” in Giurisprudenza a Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone Il riconoscimento dell’Università Magna Graecia di Catanzaro “per gli alti meriti giuridici nello studio e nella comparazione degli ordinamenti costituzionali laici ed ecclesiastici”. Nella lectio doctoralis il Cardinale ha proposto una riflessione sui rapporti tra etica, economia e politica nel contesto socio-culturale dell’Europa unita
“Se l’Europa non riscopre il legame fra essere ed agire e conseguentemente tra il nesso tra etica e politica, così come il contributo positivo della religione alla sua crescita, verranno a mancare gli strumenti per affrontare gli interrogativi posti dal tempo presente». E’ questo un passaggio della lectio doctoralis, incentrata sui rapporti tra etica, economica e politica nel contesto socio-culturale dell’Europa unita, che il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha proclamato durante la cerimonia di conferimento della Laurea “Honoris Causa” in Giurisprudenza all’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Una Laurea “Honoris Causa” che il Rettore dell’Università Magna Graecia, Prof. Aldo Quattrone, ha conferito “per gli alti meriti giuridici nello studio e nella comparazione degli ordinamenti costituzionali laici ed ecclesiastici”, dopo la “laudatio” del Professor Andrea Errera, Ordinario di Storia del Diritto Medioevale e Moderno.
“La cerimonia della Laurea Honoris causa – ha evidenziato il Rettore Aldo Quattrone – è un’occasione importante di celebrazione del valore della cultura nella società, rappresenta il più alto riconoscimento che un’Istituzione culturale possa conferire a chi ha contribuito con le proprie opere a modificare i destini dell’umanità e che costituisce un punto alto di riferimento per tutta la collettività.”
La centralità della persona umana e della famiglia, il contributo offerto dal cristianesimo all’elaborazione del diritto occidentale, le sfide posta dalla multiculturalità e dall’integrazione culturale per “una vera convivialità delle culture evitando ogni conflitto di civiltà”, il grande cantiere del Mediterraneo, il “mare nostrum crocevia di civiltà a servizio della pace tra i popoli”, ponte e nodo centrale della comunità internazionale, mare che unisce piuttosto che confine naturale tra mondi diversi o inconciliabili, la sfida etica e l’inviolabilità della persona umana, la politica quale “maniera esigente di vivere la missione al servizio degli altri” non dunque mera ricerca del consenso bensì ricerca del bene comune, la riscoperta dei fondamenti ultimi del diritto, “ciò che è giusto”, e la rivalutazione della dimensione politica della vita, “ciò che si deve fare” quali nuovi pilastri su cui costruire l’Europa: questi i temi dal grande valore etico, sociale, culturale e politico affrontati dal Cardinale durante la lectio doctoralis che ha preceduto il solenne conferimento della laurea honoris causa.
''L'unione monetaria, finanziaria ed economica – ha spiegato il Cardinal Bertone - ha un grande significato, ma da sola non basta. Serve un’unità più profonda che attenga alla persona umana, alla sua onorabilità trascendente. La comunità ecclesiale e la comunità politica sono entrambe al servizio dell’uomo e della nuova Europa, affinché si ritorni a dialogare ed operare sinergicamente per il bene comune. I Cristiani debbono perciò sentirsi in prima linea nell’offrire il proprio contributo, a partire proprio della speranza che è il loro”.
E sulla Calabria e l’Ateneo di Catanzaro che lo ha insignito del titolo accademico il Cardinale ha evidenziato, volendo così spronare i giovani e i calabresi tutti : “abbiamo compiuto un atto molto significativo dato che esprime le potenzialità culturali di questa terra e delle persone che vi interagiscono, soprattutto dell’Università Magna Grecia. Faccio l'augurio che questa Università e gli altri centri superiori di studio della Calabria sappiano forgiare nei giovani delle persone umane che siano uomini nuovi, capaci di affrontare i nuovi problemi. Uomini nuovi nello spirito di dedizione al bene comune e nel rispetto della dignità di ogni persona, nell’essere alleati soprattutto di coloro che hanno più bisogno di aiuto e di sostegno”.
Sul valore della cultura e del ruolo dei giovani nella società, si è soffermato il Rettore Aldo Quattrone, nel presentare la lectio del Cardinal Tarcisio Bertone, sottolineando la centralità scientifica e culturale raggiunta dall’Ateneo catanzarese: “l’Università Magna Graecia è un’Università giovane, ha solo 25 anni di vita ma ha già un posto prestigioso nelle Istituzioni accademiche italiane per modernità delle strutture, qualità della didattica e livello della ricerca scientifica. E’
con orgoglio che posso annunciare che il nostro Ateneo, proprio nella ricerca, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale collocandosi al primo posto, per eccellenza scientifica, tra le 15 università meridionali. Ma anche sul piano delle regole gestionali il nostro Ateneo ha conquistato un record: è stata la prima Università italiana ad adeguare il proprio statuto alla nuova legge 240 che riforma in modo sostanziale la governance e l’organizzazione didattica e scientifica delle Università italiane. Il nostro Ateneo ha elaborato ed approvato, all’unanimità, uno Statuto fortemente innovativo che esalta i principi democratici della equa distribuzione dei poteri, e, allo stesso tempo, pone nella giusta considerazione il valore dei principi etici nella gestione della vita universitaria”.
Ma è sul futuro inteso come costruzione di nuove generazioni che il Rettore Aldo Quattrone ha voluto porre grande attenzione: “giovani che producano cultura, che abbiano capacità tecniche ma che non dimentichino mai di essere persone con anima, etica e valori, unico fondamento di una società sana; giovani protesi al sapere e verso il mondo, in grado di non tradire l’amicizia eterna tra ragione e fede. E’ necessario, dunque, recuperare il costrutto, non cognitivo ma emozionale, della fede intesa nell’accezione di fiducia, speranza per ciò che sarà attraverso il racconto di ciò che è stato e che ci ha donato la possibilità di quel sapere che è la vocazione ultima dei nostri Atenei. Non dimentichiamo che è stata proprio la Chiesa, all’alba del II millennio, a ideare l’Università come modello di elaborazione e trasmissione della conoscenza”.
Infine un invito accorato del Rettore Aldo Quattrone ai giovani, “nell’auspicio che il nostro Ateneo possa non solo immaginare e progettare ma finalmente contribuire a costruire un patrimonio d’idee e di libertà”:
“ai nostri giovani che tanto hanno bisogno di conoscenza per inserirsi in modo proficuo nella vita sociale e culturale della loro epoca, voglio lanciare un messaggio finale di fiducia e speranza: non andate via, contribuite a rendere sempre più grande e più bella la vostra Regione, restate a studiare qui con noi”.
La cerimonia di conferimento della laurea “honoris causa”, si è inserita nell’ambito della manifestazione “Quale futuro per l'Europa nel Mediterraneo? Un percorso di fronte alle , tra etica, economia e politica”, promossa dall’Ateneo del capoluogo calabrese e dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.
La manifestazione si è aperta con il concerto dell’Orchestra Sinfonica, diretta dal Maestro Antonella Barbarossa” e del Coro, diretto dal Maestro Gianfranco Cambareri, del Conservatorio “F.Torrefranca” di Vibo Valentia che ha proposto musiche sacre, in omaggio a Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, tratte dalla Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach.
I saluti istituzionali sono stati portati dal Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e dal Presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, mentre a seguire sono intervenuti Gianni Pittella, Primo Vicepresidente del Parlamento Europeo, e Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace. Ha moderato il giornalista Rai Enzo Romeo.
Mons. Vincenzo Bertolone, nel presentare con gioia la figura del Segretario di Stato Vaticano, evidenziando il rapporto di sinergia con il mondo universitario, ha ribadito come «società, cultura e fede sono i tre pilastri sui quali costruire la rinascita: abbiamo paesaggi mirabili, abbiamo patrimoni culturali e risorse umane che il mondo ci invidia, ma al tempo stesso abbiamo devastazioni ambientali, illegalità, degenerazione; La bellezza è deposta in grembi oscuri ed è per questo che non dobbiamo farla morire, ma fiorire, perché essa è capace anche di dominare il male, di lenire la sofferenza».
La Commissione per il conferimento della laurea “honoris causa” era composta dai professori: Luigi Ventura, Valerio Donato, Andrea Errera, Paolo Falzea, Luigi Fornari, Paola Mori, Alberto Scerbo, Lorenzo Sinisi, Francesco Siracusano, Aquila Villella, Antonio Viscomi.
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INTERVENTO INTEGRALE DEL RETTORE