Numerose patologie cronico-degenerative, legate al globale invecchiamento della popolazione non risparmia nessuna delle numerose patologie endocrine.
Il Club di Endocrinologia Geriatrica nasce dall’esigenza di un contatto tra le due discipline, che si dovranno in futuro occupare delle patologie dell’anziano non come la somma di problematiche d’organo, ma in chiave “olistica” occupandosi non solo del trattamento delle condizioni clinico-patologiche, ma anche della “care” (intesa come assistenza globale psicologica, ambientale e sociale) guidata da una specifica metodologia, la cosiddetta valutazione multidimensionale nel cui contesto l’endocrinologo dovrà sapersi inserire. Altro momento di contatto tra le due discipline è la gerontologia intesa come scienza che studia le modificazioni derivanti dall'invecchiamento, inteso come una conseguenza di alcuni cambiamenti delle funzioni endocrine e neuroendocrine coinvolgenti selettivamente gli ormoni che regolano, dal punto di vista evoluzionistico, la riproduzione, la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza attraverso l'adattamento allo stress. Secondo tale teoria la durata della vita sarebbe regolata da fasi regolate da segnali endocrini e nervosi, tanto che si è sviluppata l’affascinante ipotesi (non sempre supportata da studi controllati) di una terapia “antiaging” basata sulla somministrazione di alcuni ormoni o neuro-ormoni carenti (terapia sostitutiva).
Per tali motivi il medico (al di là della propria specializzazione) che tratta i pazienti anziani, non può ignorare le continue interrelazioni tra modificazioni ormonali, invecchiamento ed ambiente in senso lato (farmaci, alimentazione, condizioni socio-economiche, etc.).
Scopo di questo primo congresso nazionale del Club è di proporre nuove linee di ricerca e collaborazione intersocietarie e facilitare l’incontro tra i vari esperti nazionali delle due discipline che accorreranno ad UMG numerosi da tutte le sedi Istituzionali più importanti d’Italia.