Il gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Eugenia Allegra del Dipartimento di Scienze della Salute , in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, ha realizzato uno studio sulla funzionalità olfattiva in pazienti guariti da COVID-19.

L’alterazione della funzionalità olfattiva rappresenta uno dei sintomi piu’ frequenti e precoci dell’infezione da SARS-CoV-2. Lo studio dal titolo: ”Evaluation of olfactory dysfunction persistence after Covid-19: a prospective study” è stato condotto dalla dott.ssa Maria Rita Bianco, assegnista di ricerca in otorinolaringoiatria, ed è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “European Review for Medical and Pharmacological Sciences”.

Il gruppo di ricerca ha valutato, la funzionalità olfattiva utilizzando lo Sniffin’Stick test per ottenere una valutazione oggettiva della sintomatologia.

Gli autori hanno dimostrato che la ripresa della funzionalità olfattiva dipende dalla durata dell’infezione da SARS-CoV-2 e che la perdita dell’olfatto può persistere a lungo tempo , anche oltre sei mesi dalla guarigione.

La perdita dell’olfatto rappresenta una sintomatologia che impatta pesantemente sulla qualità di vita, i risultati dello studio indicano che occorre effettuare una diagnosi precoce dell’ ipo/anosmia nei pazienti affetti da COVID-19, in modo da poter attuare un trattamento tempestivo che possa evitare l’instaurarsi della persistenza della sintomatologia a lungo termine, dopo la guarigione dall’infezione.