Pubblicazione: 13/11/2017 Ultimo aggiornamento: 2017-11-13 13:26:36

Presentati a Vienna dal Prof. Vincenzo Rispoli i risultati preliminari di uno studio sulla malattia di Alzheimer


Sono stati presentati dal Prof. Vincenzo Rispoli i risultati preliminari di uno studio preclinico condotto su due originali molecole, estratte da organismi marini, quali potenziali farmaci per la malattia di Alzheimer.

La ricerca è stata illustrata dal Prof. Rispoli, quale invited speaker di una “Special session”, nel corso, alla 6th International Conference and Exhibition on Pharmacology and Ethnopharmacology, tenutosi a Vienna dal 9 al 10 novembre.

Il tema del congresso, “Exploring the Pharmacological Future of Ethnomedicine” ha coinvolto centinaia di eminenti ricercatori con keynote lectures, lectures e oral presentations e presentazioni poster da parte di PhD students. La conferenza, che riunisce scienziati, ricercatori, accademici e professionisti senior di associazioni e industrie provenienti da tutto il mondo, mette a disposizione networking internazionali e opportunità di collaborazione tra università, aziende e industrie, fornendo una piattaforma ideale per condividere questioni attuali, le più recenti  tecnologie e la ricerca nel campo della farmacologia coinvolta nella Ethnopharmacology, la quale riguarda le medicine tradizionali, la biovalutazione dei farmaci tradizionali e dei farmaci a base di erbe disponibili sui mercati globali e locali .

Lo studio preclinico ha interessato diversi gruppi di ricerca afferenti all’Istituto di Biochimica molecolare del CNR di Napoli, all’Università Partenope di Napoli, all’Università di Genova e all’UMG, dove il gruppo del Prof. Rispoli ha effettuato lo studio dell’attività farmacologica dei due composti su un modello in vivo di malattia di Alzheimer. Lo studio si inserisce nella linea di ricerca della valutazione preclinica di nuovi composti di sintesi, semisintesi e, nel caso dei risultati presentati nel corso dell’importante convegno a Vienna, dell’isolamento, identificazione chimica e prove di interazione con specifici target molecolari a livello neuronale di composti di origine naturale.

La ricerca è stata condotta avvalendosi metodiche di computer modeling, della valutazione sia in vitro (biochimica e cellulare) che in vivo. Il gruppo di ricerca di neurofarmacologia del Prof. Rispoli è, infatti, impegnato da oltre due decenni nella valutazione preclinica dell’attività farmacologica di nuovi composti per le malattie neurodegenerative.

Le due nuove molecole hanno dimostrato possedere un profilo farmacologico interessante e si collocano tra i cosiddetti multi-target drugs e modifying disease drugs, vale a dire potenziali farmaci in grado non solo di rallentare una malattia neurodegenerativa ma, soprattutto, in grado di  modificarne e/o arrestarne il decorso.

Questo tipo di ricerche, già in passato, hanno prodotto per l’UMG, insieme al Dipartimento di Chimica e Tecnologia delle Sostanza Biologicamente attive dell’Università La Sapienza di Roma e all’Università di Camerino due brevetti nazionali e internazionali di nuove molecole da utilizzare nella malattia di Alzheimer. 



 

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