Pubblicazione: 31/03/2014 Ultimo aggiornamento: 2015-01-26 18:10:01

Venerdì 4 aprile si terra' il convegno su “STEATOSI EPATICA” evoluzione e pratica clinica


Venerdì 4 aprile 2014 con inizio ore 9.30 presso il Campus Universitario di Germaneto –Catanzaro si terrà il Convegno su “ STEATOSI EPATICA- NAFLD-NASH” ; organizzato dall’Unità Operativa di Epatologia dell’Azienda Ospedaliera “Mater Domini” Policlinico di Catanzaro ,vedrà riuniti molti studiosi ed esperti nella malattia , professori Universitari, Medici Ospedalieri e di Medicina generale; patrocinio, oltre che dell’A.O. ,dell’Università “Magna Graecia” e dell’ Ordine dei Medici di Catanzaro, del CLEO Club Epatologi Ospedalieri. 

Il Convegno è conformato anche come “Corso di aggiornamento gratuito con crediti ECM” rivolto a medici di varie specialità (epatologi,gastroenterologi, internisti, endocrinologi, diabetologi, pediatri, geriatri, infettivologi) ed ai medici di Medicina generale; è prevista la partecipazione di Specializzandi e di personale Infermieristico. 

Dal confronto nell’interdisciplinarietà dei saperi - che è anche missione del Policlinico di Catanzaro- è questa l’occasione per mettere a punto le conoscenze attuali sulla “ steatosi epatica” più comunemente definita come “fegato grasso” o “infiltrazione grassa del fegato” ,una malattia in forte aumento nel mondo occidentale ed anche in Calabria ove potrà divenire in un prossimo futuro un serio “problema sanitario ma anche sociale” con alti costi per la Sanità. Sull’origine di tale malattia vi è ancora molto da scoprire, soprattutto nel campo dei fattori predisponenti genetici, sull’alterazioni del metabolismo, sui meccanismi di evoluzione, sulla terapia… In sintesi, oggi, la malattia viene spesso definita genericamente a “genesi multifattoriale”. Si è visto però che la statosi epatica, nella nostra società, si associa spesso ad alcuni fattori di rischio,ad una dieta non congrua,a cattivi stili di vita. 

Si è giunti oggi a dividere la malattia in due entità: (1)quella più conosciuta correlata all’abuso di alcol (AFLD) e (2) quella presente nei soggetti non bevitori(definita dalla sigla NAFLD: steatosi epatica non alcolica) quest’ultima ancora molto da studiare e legata spesso ad obesità, diabete,farmaci, altro… La malaria, che ha una prevalenza nella popolazione italiana di circa il 20-25%, può avere in alcuni oggetti un decorso assolutamente benigno che va comunque controllato ; in altri (20% circa) può associarsi ad un’ infiammazione (NASH steatoepatite non alcolica – ASH statoepatite alcolica) o una fibrosi, progredendo sino a cirrosi ed in alcuni casi a tumore epatico, portando via via ad una riduzione della funzionalità del fegato. 

Accanto alla conoscenza dei dati epidemiologici e delle caratteristiche cliniche, agli ausili diagnostici ed alle strategie terapeutiche, un fondamentale obiettivo rimane sempre la prevenzione della malattia e una sua diagnosi precoce; a tal fine un importante ausilio può oggi venire dalla diagnostica di laboratorio, ecografica,istologica ma anche dalle maggiori conoscenze dei fattori genetici di suscettibilità utilizzando test predittivi per l’identificazione dei soggetti a rischio. La steatosi epatica e la sue complicanze necessitano ancora oggi di un contributo di studio e ricerca, di continuo aggiornamento del personale sanitario, del precoce riconoscimento di tale problematica, del l’adozione di appropriate strategie di intervento; del coinvolgimento e messa in rete dei medici del territorio, di quelli ospedalieri ed universitari , ma anche degli operatori sociali e delle agenzie educative, che aiutino a comprendere che un “corretto stile di vita” è condizione essenziale per una buona salute.


Allegato:

Scarica Allegato

 

800 453 444
Lun. - Ven. dalle 09:00 alle 18:00 e Sab. dalle 9:00 alle 13:00